A pochi giorni dalla consueta inaugurazione dell’anno giudiziario di Basilicata, che come preannunciato dal presidente della Corte d’appello Rosa Patrizia Sinisi, per le ovvie ragioni dettate dall’emergenza Covid quest’anno si terrà in maniera più che sobria, anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese di Italia Viva interviene a denunciare lo stato di fatiscenza, abbandono e incuria del Tribunale di Potenza, che accanto ai notevoli disagi dettati dallo stato di emergenza, stanno mettendo a dura prova il corretto funzionamento della giustizia in Basilicata.
“In queste settimane - spiega Polese - diversi amici e colleghi mi hanno inoltrato immagini riguardanti lo stato di fatiscenza di alcuni locali del Tribunale, riguardanti in particolare infiltrazioni di acqua, distacchi di intonaco, e ascensori in disuso”. Polese prosegue: “Molti colleghi denunciano altresì in questi giorni addirittura guasti al servizio elettrico e di riscaldamento, tali da costringere in alcuni casi addirittura le interruzione delle udienze”. E quindi sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale: “Bene hanno fatto in queste ore il presidente dell’Ordine degli avvocati di Potenza, Maurizio Napolitano, e il presidente della Camera penale distrettuale di Potenza, Sergio Lapenna, a denunciare i notevoli disagi che cittadini, lavoratori, magistrati e avvocati sono costretti a subire da ormai diverso tempo, rammentando allo stesso tempo l’encomiabile senso di responsabilità e tolleranza di avvocati, magistrati e del personale amministrativo, che, pur difronte a tale incresciosa situazione, quotidianamente non fanno mancare il proprio apporto e garantiscono il funzionamento della macchina amministrativa.”
A parere di Polese il Palazzo di giustizia del capoluogo, che ospita tra l’altro la Corte di Appello regionale “merita di tornare ad essere necessariamente un luogo sicuro, agibile e accessibile a tutti, lavorati e utenti”. “Occorre sollecitare immediatamente il Ministero - conclude l’esponente di Italia Viva - dato che il Palazzo di Giustizia da alcuni anni è passato dalla gestione del Comune a quello del Ministero, pretendendo specifici finanziamenti e sensibilizzando, a tal fine, l’intero Consiglio regionale e il presidente della Giunta regionale Vito Bardi affinché si faccia subito portavoce. L'edilizia giudiziaria rappresenta un'istanza centrale nelle richieste del ministero per il Recovery plan ed è doveroso che il nostro Palazzo di Giustizia abbia la giusta considerazione".