“Non mi attardo sul più classico degli ‘Io l’avevo detto’, ma è evidente che sulla struttura donata dal Qatar c’è bisogno di fare chiarezza una volta e per sempre”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Leggere sulla stampa la preoccupazione della Protezione civile della Basilicata - alla quale finora c’è solo da dire grazie per quanto fatto in generale nel periodo del Lockdown per affrontare l’emergenza contagio, e in particolare per i lavori di montaggio celere delle strutture sanitarie donate dal Qatar - desta non poche preoccupazioni”.
“La realtà è che a oggi 20 luglio – sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale - abbiamo solo lo scheletro di tre tendoni enormi piazzati nel parcheggio del San Carlo di Potenza e sul futuro della struttura inizia ad addensarsi più di qualche ombra. Era il 17 aprile scorso quando insieme al collega Luca Braia di Italia Viva presentammo una interrogazione per capire la reale utilità del dono del Qatar e le modalità della decisione di destinarlo alla Basilicata. Il 4 giugno scorso inoltre ho effettuato una ispezione in loco per comprendere meglio lo stato dell’arte apprendendo dai tecnici che già erano stati spesi 460 mila dalla Regione Basilicata per i lavori di adeguamento dell’area. Da allora, a oggi, nulla è cambiato e anzi i dubbi sono cresciuti nell’intera comunità e a quanto pare anche nella stessa Protezione civile”.
“Sulla vicenda – spiega ancora Polese - ricordo che nella Quarta Commissione del 18 giugno scorso l’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone ha relazionato su nostra richiesta proprio in merito alla interrogazione presentata il 17 aprile nella quale abbiamo appreso che i soldi spesi dalla Regione erano fondi ministeriali praticamente vincolati alla struttura del Qatar”.
“Ora considerando che ancora non è chiaro, per ammissione in Commissione dello stesso assessore Leone, quando e se i lavori verranno completati con il Qatar che pare non rispondere ai solleciti per l’invio del materiale e per il completamento dell’interno delle strutture, chiedo che si metta un punto alla vicenda per il bene di tutti”, aggiunge Polese che conclude: “Non è una vicenda politica ma di buon senso. Tanto più che in questi giorni anche nella nostra regione stiamo assistendo a un’inversione di tendenza del contagio da Covid 19 con un decesso e nuovi malati come del resto sta accadendo in tutta Italia. Per questo è necessario che nella massima trasparenza si dica cosa si sta prevedendo per una non augurabile seconda ondata che purtroppo non si può escludere. Non vorremmo che questo ospedale da campo da possibile opportunità diventi un freno e una zavorra anche in termini di tempo e di investimenti economici”.