Potenza, 31 agosto 2023. Soddisfazione per quanto fatto insieme finora e voglia di ricominciare con ancora più convinzione dopo la pausa estiva. Questo, in estrema sintesi, l’esito della riunione che si è svolta stamattina in Regione tra i 5 consiglieri regionali Vincenzo Baldassarre (Idea), Luca Braia (Iv), Gino Giorgetti (Gm), Mario Polese (Iv) e Dina Sileo (Gm) che negli scorsi mesi hanno dato vita a un percorso di condivisione istituzionale su diversi temi e diverse proposte, alcune delle quali, diventate leggi approvate dal Consiglio regionale. In definitiva, superata la fase di rodaggio, i 5 consiglieri hanno deciso, procedendo a un cambio di passo, di iniziare il percorso di trasformazione di questa collaborazione istituzionale in un vero e proprio progetto politico di ‘Centro’: un’area moderata che intende fare tesoro dell’esperienza di questi mesi e tradurla in un’azione politica chiara in vista delle prossime elezioni regionali nel rispetto ed autonomia dei partiti che la compongono.  

L’invito al dialogo e alla condivisione è rivolto a tutti coloro i quali, partiti e forze civiche, si riconoscono in una sensibilità moderata e riformista e che pensano che il centro possa essere il motore di una visione nuova di Regione. Apertura che tende a rafforzare anche una azione istituzionale non strumentale indirizzata alla proposta e alla risoluzione di problemi concreti dei cittadini. 

Un percorso, che ha condotto i cinque consiglieri regionali a portare avanti e a mettere in pratica iniziative importanti che variano dal campo sanitario, fino a quello sociale ed economico. Su tutte la legge regionale sull’oblio oncologico, che ora è in via definitiva di approvazione al Senato; quella sulla adozione, diffusione e promozione della Dieta mediterranea; l’istituzione del ‘Premio musicale di parità’; la modifica alla legge regionale 7/1989 per la ripartizione dei fondi premiante per la tutela e l’assistenza degli invalidi. Altre proposte di legge, condivise, sono state protocollate ed attendono la discussione come quella sullo ‘smart working’, utile a riportare in Basilicata i lucani che lavorano fuori regione, la transizione energetica e la cultura. Nelle prossime settimane verranno presentate, inoltre, nuove importanti proposte a cui i 5 consiglieri stanno lavorando.

Potenza, 25 agosto 2023 – “Dopo la nostra richiesta di un Consiglio regionale straordinario per discutere dei temi della Sanita’ pubblica e privata, non posso non accogliere la sollecitazione da parte della Uil Fpl sulla stabilizzazione dei precari Covid. Mi corre nuovamente l’obbligo, essendo stato promotore di una proposta poi diventata legge su questo tema, di sollecitare l’Azienda sanitaria di Potenza, e tutti gli altri soggetti interessati, a una soluzione nei tempi più celeri possibili”. Lo riferisce il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva che prosegue: “Bene le notizie sulle assunzioni di infermieri a tempo indeterminato da parte di Asp e Aor San Carlo, ma non possiamo dimenticare l’enorme lavoro svolto da questi eroi in corsia durante uno dei periodi più difficili della nostra storia”. L'esponente di Italia Viva poi aggiunge: “Nel corso di molteplici incontri che ho fatto con i precari della sanità, ho sempre cercato di rimarcare come sia di fondamentale importanza il loro lavoro, non solo svolto in un momento critico della nostra storia, ma anche oggi, con ospedali costretti ad affrontare la piaga della carenza di personale”. “Lo scorso maggio - prosegue Polese - in Quarta commissione consiliare, e alla presenza del direttore generale dell’Asp, Luigi D’Angola, ho presentato una proposta immediatamente accolta dalla consigliera regionale Dina Sileo in qualità di presidente della Commissione permanente per impegnare il presidente della Giunta regionale Vito Bardi e l’assessore al ramo, Francesco Fanelli, a trovare ogni soluzione procedurale idonea, in linea con quanto già stabilito dal Governo nazionale con il ‘Mille proroghe 2023’, al fine di stabilizzare, secondo anche quanto chiesto dai sindacati, tutti i precari Covid, nessun escluso. Oggi chiedo con ancora più incisività che questo impegno sia mantenuto”. “Ho sempre ribadito come l'obiettivo prioritario resta quello di stabilizzare il personale sanitario che nella fase iniziale della pandemia, a rischio della propria incolumità ha fatto scudo con il proprio lavoro a tutela della salvaguardia della salute dei cittadini lucani. Per questo, ripeto, chiedo a tutti, a partire dall'assessore alla Salute e alle Politiche della persona Francesco Fanelli e a tutta la Giunta e all’Asp, di mettere in campo tutti gli sforzi economici necessari per comprendere nella platea dell'avviso la stabilizzazione di tutti i precari lucani aventi diritto”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata.

Potenza, 3 agosto 2023 - “L’approvazione da parte della Camera dei deputati, della legge sull’oblio oncologico è una gran bella notizia. In Italia finalmente si è a un passo dall’introduzione di una legge di civiltà a tutela degli ex ammalati di tumore”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Italia Viva Basilicata. Mario Polese e Luca Braia che spiegano: “Siamo doppiamente soddisfatti avendo anche noi in Consiglio regionale approvato proprio negli scorsi giorni, grazie al sostegno dei consiglieri Baldassarre, Sileo e Giorgetti, una legge di indirizzo sull’oblio oncologico che provava a sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica parlamentare tutta ad approvare il testo unificato”.

Esprimendo quindi l’auspicio che si faccia presto al Senato, Braia e Polese aggiungono: “Con questo provvedimento l’Italia si mette in linea a livello di norme con molte altre nazioni europee e recepisce la risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 in cui si chiedeva che entro il 2025 tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo 10 anni dalla fine del trattamento e fino a 5 anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età”.

“Ringraziamo quindi i deputati per aver dimostrato grande attenzione e sensibilità a dei diritti fondamentali come quello di garantire agli ex malati diritti fondamentali come quello di poter accedere a mutui e finanziamenti oppure all’adozione di un figlio senza dover subire ingiustizie causate da una malattia fortunatamente battuta”, concludono i due esponenti regionali di Italia Viva Basilicata.

Potenza, 28 luglio 2023. “Dopo le due ultime riunioni della Quarta Commissione, quella del 21 luglio e quella di ieri, sul futuro dell’Irccs Crob si può senz’altro affermare che stanno prevalendo le ragioni del confronto collaborativo tra l’ente Regione e le parti in causa. Va dato atto al Comitato di indirizzo e verifica del Crob (Civ), alle parti sociali e al corpo medico di aver approcciato la questione con decisione e puntualità. Così come va dato atto all’istituzione regionale di essersi aperto al confronto”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Così come io stesso avevo auspicato nella riunione del 21, pur essendo tutti dalla stessa parte e cioè dalla parte del potenziamento del Crob di Rionero perseguendo la giusta razionalizzazione e difendendo i suoi punti di forza serve una giusta mediazione per non mortificare le professionalità presenti e al tempo stesso lavorare per preservare i requisiti clinici e scientifici che fanno dell’istituto oncologico lucano non solo una eccellenza nel panorama generale della sanità italiana ma anche un Irccs riconosciuto a livello nazionale ed Europeo”. “Oltre ad aver recuperato il metodo della concertazione e del confronto dialettico la Quarta Commissione, guidata dalla presidente Dina Sileo, ha dimostrato ancora una volta che l’impegno e l’abnegazione sono elementi imprescindibili per una politica tesa alla tutela dei cittadini e dei territori”, spiega Polese che aggiunge: “Per il resto sono certo che l’aver assorbito, come IV Commissione, le proposte avanzate dal Civ con gli interventi del presidente Petrella e dei componenti Amendola e Mastroddi, che tendono al mantenimento nel Crob di posti letto in urologia oncologica, ginecologia oncologica, chirurgia plastica e ricostruttiva e alla difesa dei servizi e funzioni esistenti e inoltre alla conferma delle unità operative complesse e di quelle semplici attuali con la relativa organizzazione interna che ne consegue, possa essere un buon punto di partenza per un percorso di rilancio che mi auguro possa prendere forme nelle prossime settimane con i vari passaggi istituzionali che ci attendono”. “La strada mi pare quella giusta per non mortificare chi negli anni si è speso per il bene dell’Irccs e allo stesso tempo rilanciare e potenziare un presidio fondamentale per la Sanità lucana”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese. 

Potenza, 21 luglio 2023. “Il confronto odierno nella Quarta Commissione sul futuro del Crob è stato utile per capire la strada da percorrere senza danneggiare il territorio e senza mortificare le legittime aspirazioni di ciascuno. Non c’è dubbio  che va messo in atto un piano di rilancio che tenga conto di tutte le istanze per offrire una prospettiva reale di futuro all’eccellenza oncologica lucana”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Nel mio intervento sono partito dal fatto che non si può nascondere che il Crob da anni sopravvive in una situazione di ‘non governo’, con la successone di direttori generali a singhiozzo che hanno determinato un progressivo abbandono del nosocomio a logiche spesso casuali. Anche oggi la Direzione generale è affidata ad un commissario straordinario mentre la Direzione Sanitaria è di un facente funzioni. In un contesto già complesso di suo si inserisce la delibera del 16 giugno scorso ‘Potenziamento dell'Irccs – Crob’ che ha destato evidentemente preoccupazione tra il personale e i sindacati. Credo che la riunione di oggi con l’intervento anche del presidente della Giunta regionale Bardi sia servita a fare chiarezza anche dopo le sollecitazioni da noi poste”.

E ancora spiega Polese: “Mi pare che con la scelta di convocare in prossime riunioni, sempre della Quarta Commissione, tutti i soggetti istituzionali, sociali e sindacali interessati alla vicenda Crob prima di procedere ad approvare un nuovo Piano, si sia posto rimedio almeno ad un evidente errore metodologico. Del resto, io credo che l’obiettivo di tutti sia quello di voler potenziare le attività e rilanciare l’ospedale oncologico. Ovviamente, come ha spiegato il direttore di Agenas Mantoan, bisogna essere bravi a conciliare le esigenze normative e tecniche per una effettiva razionalizzazione del Crob con quelle che sono le prerogative di un governo politico delle questioni”. “Per il resto, credo vada fatto tutto con una giusta mediazione in un contesto temporale adeguato, al fine di garantire che il Crob mantenga i requisiti scientifici per il riconoscimento Irccs ed europeo e non mortifichi chi per anni ha fatto la storia dell’istituto”, conclude Mario Polese.

 

Potenza, 20 luglio 2023 - “Una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione per la ricerca lucana: l’Università della Basilicata è una delle 3 università, unica del Sud Italia, nei 15 soci fondatori del primo cluster Italia foresta legno per il quale è stato firmato oggi al Masaf il protocollo d'intesa, alla presenza del ministro Lollobrigida. L’Unibas in Italia da sempre è tra gli atenei che forniscono il maggior contributo alla ricerca in campo forestale, grazie all'ottimo lavoro del dipartimento SAFE e del prof. Severino Romano che farà parte del consiglio di amministrazione e sarà vice coordinatore degli enti di ricerca del cluster".  

Lo dichiarano i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese del Gruppo Italia Viva-Renew Europe che aggiungono: "Inviamo all’amico Prof. Romano i nostri più sentiti auguri di buon lavoro, certi che saprà continuare, come fatto negli ultimi anni, nel solco della qualità e della sostenibilità, in un comparto importantissimo quale quello forestale con una Basilicata che possiede 355.409 ettari di boschi e foreste, pari al 4 per cento della superficie forestale di tutta Italia. Comparto per cui attendiamo che in Consiglio regionale si discuta la nostra proposta di legge sulla nuova governance e le filiere produttive”.

BRUXELLES, 30 giugno 2023 – Sono stati tre giorni di immersione internazionale all’interno della storia dell’Unione Europea e nelle politiche comunitarie per la delegazione composta da oltre venti iscritti di Italia Viva Basilicata che da martedì 27 è stata ospite dell’eurodeputato di Renew Europe, Sandro Gozi a Bruxelles.

La delegazione di IV guidata dal vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese era composta per la più da amministratori e dirigenti della Provincia di Potenza tra cui i sindaci di Moliterno e Missanello, rispettivamente Antonio Rubino e Filippo Sinisgalli, gli assessori comunali Angela Ertico di Genzano, Francesca Suozzi di Ruvo del Monte, e consiglieri comunali e dirigenti di partito di Tolve, Sasso di Castalda, Abriola, Missanello, Atella, Rionero, Lagonegro, Pietragalla, Potenza, Corleto Perticara Castelmezzano. La delegazione ha partecipato a dei corsi di formazione politica, economica e sociale svolti da alcuni funzionari comunitari all’interno del Palazzo del Parlamento europeo nella capitale della Ue con successiva visita nell’emiciclo parlamentare e poi al Parlamentarium e cioè nel Museo della storia della Comunità europea dalle sue origini a oggi. Un corso più strettamente politico è stato svolto dall’eurodeputato Gozi che ha parlato della necessità di rafforzare il progetto politico riformista a livello nazionale sul modello di ‘En Marche’ “con l’unico leader europeo realmente riformista Emmanuel Macron”. Successivamente la delegazione ha incontrato l’eurodeputato italiano di Italia Viva, Nicola Danti.

“Ritorniamo in Italia con la consapevolezza che c’è ancora molto da fare in Italia e nella nostra Regione per l’affermazione di una politica moderna, moderata e riformista ma anche con la certezza che siamo una grande squadra che già dalle europee di l’anno prossimo dimostrerà la sua crescita a livello continentale, italiano e ovviamente regionale”, ha dichiarato a margine Mario Polese

POTENZA, 13 GIUGNO 2023 – E’ stata protocollata ieri mattina la Proposta di legge “Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico e parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche” a firma di 5 consiglieri regionali: Mario Polese e Luca Braia di Italia Viva, Dina Sileo e Gino Giorgetti del Gruppo misto e Vincenzo Baldassarre di Idea – Italia al centro.

Si tratta di una iniziativa regionale a sostegno di una proposta parlamentare già presentata da numeri deputati e senatori. L’intento dei 5 consiglieri regionali è quello (nella consapevolezza che si tratti di una materia nazionale) di stimolare il dibattito pubblico al fine di rafforzare la proposta di legge in Parlamento. Nello specifico, spiegano i consiglieri regionali, “la Pdl affronta una questione molto delicata e sempre più avvertita nella coscienza civile e nel dibattito pubblico in Italia e in Europa: il diritto di coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche a non subire, dopo la guarigione, discriminazioni a causa del loro stato di salute, in particolare per ciò che riguarda l’accesso ai servizi bancari e assicurativi e alle procedure di adozione”. 

La questione è che a oggi le prassi contrattuali contemplano la possibilità di svolgere indagini sullo stato di salute dei contraenti e dei richiedenti che determinano spesso l’imposizione di oneri ulteriori rispetto a quelli normalmente e normativamente previsti, oltre a incidere in modo specifico sulla valutazione del rischio dell’operazione e della stessa solvibilità del consumatore. Polese, Braia, Sileo, Giorgetti e Baldassarre ritengono quindi sia una discriminazione così come ritenuto anche da alcuni Paesi della Comunità europea (Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo) è chiedono che anche il nostro Paese si faccia carico di prevedere precise misure legislative per il superamento di tali indagini sulla storia clinica trascorso un determinato periodo di tempo dalla guarigione. La proposta dei 5 consiglieri regionali si allinea anche alla risoluzione specifica del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 in cui si chiede che entro il 2025 tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo 10 anni dalla fine del trattamento e fino a 5 anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età. La Proposta di legge protocollata in Consiglio regionale si allinea oltretutto alle campagne di sensibilizzazione sul tema portate avanti da alcune tra Fondazione e associazione come AIOM, AIL, SIE, AIEOP, IncontraDonna, aBRACadabra e APAIM. “L’auspicio è che il Consiglio regionale faccia quadrato intorno a questa proposta che intende rafforzare il processo nazionale di civiltà e di parità diritti soprattutto per quelle persone che già hanno sofferto e che hanno il diritto di guardare al futuro con serenità”, concludono i 5 consiglieri regionali che annunciano a tal proposito anche una specifica mozione che sarà presentata in sede di Consiglio regionale per impegnare il Governo regionale a mettere in campo tutte le azioni utile a rafforzare la Pdl.

POTENZA, 11 GIUGNO 2023 – Una nutrita delegazione di Italia Viva Basilicata ha partecipato con entusiasmo ieri all’Assemblea nazionale del partito che si è svolta a Napoli. Un appuntamento che ha lanciato programmaticamente il conto alla rovescia per le elezioni europee del 2024 e annunciata la fase congressuale del partito che si concluderà entro dicembre 2023. Presenti alla nona Assemblea nazionale di Iv ‘365 giorni all’alba. L’alternativa è riformista’ oltre al coordinatore regionale e ai consiglieri regionali anche i coordinatori provinciali. Presenti inoltre delegazioni da Castelmezzano, Irsina, Latronico, Matera, Moliterno, Montescaglioso, Melfi, Picerno, Potenza, Rionero in Vulture, Rotonda, Ruvo del Monte, Satriano, Villa d’Agri e tantissimi tra amministratori locali e tesserati delle due province.

“Torniamo in Basilicata con la consapevolezza che la nostra classe dirigente è la migliore possibile. Donne e uomini, capitanati da un grandissimo Matteo Renzi che, come sempre gli accade, riesce a disegnare le linee politiche in largo anticipo”, dichiarano i dirigenti lucani che aggiungono: “Siamo tutti impegnati a rafforzare un progetto politico chiaro e lineare per creare quel campo riformista e moderato che rappresenta l’unica vera alternativa per una politica del merito e delle proposte. Il nostro obiettivo, oggi come ieri, resta quello di alimentare quel sentimento politico che guarda in prospettiva alzando il livello della riflessione politica”. “Ha ragione Renzi – sottolineano i dirigenti di Iv Basilicata – quando dice che tutti gli ultimi appuntamenti elettorali hanno dimostrato che senza di noi non si vince. Ed è vero a maggior ragione anche in prospettiva; saremo protagonisti e non comprimari. In ogni caso abbiamo fatto il pieno di entusiasmo e siamo già impegnati in Basilicata nel radicamento del partito e in un massiccio tesseramento che si chiuderà il prossimo 30 settembre in vista dei congressi che avranno luogo dal prossimo ottobre”.

 

Maratea, 10 giugno 2023. Un pomeriggio di festa per Italia Viva ieri a Maratea con l’inaugurazione della sede del partito nella centralissima piazza Buraglia. Madrina dell’evento la deputata ed ex ministro, Maria Elena Boschi che all’arrivo nella località tirrenica ha ringraziato i tanti tesserati e simpatizzanti accorsi all’iniziativa. La deputata renziana ha rimarcato gli ottimi risultati raggiunti in Basilicata alle ultime competizioni elettorali. “E’ merito vostro e del vostro lavoro – ha detto la deputata rivolta ai dirigenti lucani – perchè quando vedi i risultati ottenuti tra le varie regioni ti rendi conto del valore di una classe dirigente”. “L’apertura di una nuova sede di partito è sempre una notizia bellissima ed sicuramente un luogo in cui si faranno cose importanti nei prossimi mesi sia per le comunali e sia per le prossime regionali dove saremmo tutti impegnati”.

Presenti all’iniziativa il gruppo dirigente locale di Iv, capitanato dalla coordinatrice, Mariastella Gambardella, “che ha ringraziato prima i tanti presenti e poi la deputata Boschi per la vicinanza e l’attenzione. Molti i gruppi dirigenti dei comuni della provincia di Potenza guidati dal segretario provinciale Fausto De Maria. Da parte sua il segretario regionale Nicola Scocuzza dopo aver salutato Maria Eelena Boschi ha sottolineato la crescita costante di Italia Viva in Basilicata e i risultati ottenuti dalla Leopolda del 2019 in cui nacque appunto il partito. Al tavolo dei relatori nella nuova sede di Iv (la terza in Basilicata dopo quella di Potenza e di Montescaglioso) anche il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese che ha esordito: “Continua il percorso di radicamento del nostro partito. L’apertura di questa bellissima sede di partito rappresenta l’ennesimo step di un percorso di crescita costante iniziato tre anni fa alla Leopolda tra lo scetticismo generale. Noi rimaniamo convinti che quello fosse l’unico modo per affermare anche in Italia un modo di fare politica moderno, moderato e riformista sganciato dal tradizionale bipolarismo ormai logoro e non più in grado di interpretare le nuove sfide. Siamo consapevoli che molto c’è ancora da fare, ma allo stesso tempo siamo soddisfatti di quanto fatto in questi pochi anni. Non ci adagiamo però sugli allori ma con lo sforzo di tutti a partire da Matteo Renzi e dalla stessa Maria Elena Boschi siamo certi che continueremo a crescere diventando sempre più una forza determinante in tutti i prossimi appuntamenti elettorali”. Durante l’inaugurazione della sede di Maratea è stato anche annunciato a più riprese che già nelle prossime settimane ci saranno altri appuntamenti territoriali del partito con l’inaugurazione di altre sedi di partito.

Potenza, 7 giugno 2023. “Il lavoro rimane l’unico vero principio di dignità, uguaglianza e libertà di ciascun individuo. Le due iniziative che stamattina hanno animato via Verrastro a Potenza e piazza del Popolo a Miglionico, in cui si rivendicano i diritti alla stabilità per i precari della Sanità e al mantenimento dell'impiego per i dipendenti lucani della Banca Popolare di Bari, non vanno ignorate o derubricate ad appunti di cose da affrontare prima o poi”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali di Italia Viva, Mario Polese e Luca Baia, di Idea - Italia al centro, Vincenzo Baldassarre e del Gruppo misto, Gino Giorgetti. Alle due manifestazioni hanno presenziato Polese e Braia a nome degli altri esponenti che la scorsa settimana sono stati protagonisti della Conferenza stampa in cui sono state presentate due PdL a forma congiunta (Dieta mediterranea e Piano regionale per transizione ecologica). “Sono due vicende occupazionali - aggiungono Polese, Braia, Baldassarre e Giorgetti - sulle quali da anni siamo impegnati a vario titolo nel tentativo di provare a offrire soluzioni al Governo regionale con interpretazioni consiliari, mozioni e proposte.  Abbiamo diverse volte sollecitato l'intero Consiglio regionale, il presidente Bardi e gli assessori al ramo ad assumere decisioni definitive, nel caso della stabilizzazione dei precari Covid, e a fare pressioni sul gruppo bancario e sulla Regione Puglia per quanto riguarda il rischio di dimensionamento territoriale della BpB”. “Non da ultimo - proseguono i 4 - la consigliera regionale Dina Sileo nelle ultime riunioni della Quarta Commissione consiliare, di cui è presidente, aveva recepito ufficialmente le istanze con conseguente richiesta al presidente Bardi di azioni conseguenti a favore dei precari della Sanità. Purtroppo a oggi non ci sono stati avanzamenti positivi né per i precari e né tantomeno per il futuro dei dipendenti della Banca Popolare di Bari. Le manifestazioni di stamani palesano un senso di disagio e di preoccupazione che vivono centinaia di donne e uomini, tra cui molti giovani”. “Per questo, così come già concordato con la presidente della Quarta Commissione Dina Sileo, le chiediamo di farsi portatrice di queste istanze in sede consiliare al fine di ricevere la disponibilità del presidente Bardi e degli assessori regionali a un incontro aperto a dipendenti e sigle sindacali per concordare strategie definitive”, concludono Polese, Braia, Baldassarre e Giorgetti.

 

Potenza, 26 maggio 2023 - I consiglieri regionali Luca Braia  proponente della PDL insieme a Mario Polese di Italia Viva - Renew Europe, Dina Sileo e Gino Giorgetti del Gruppo Misto e Vincenzo Baldassarre di Idea-Italia al Centro presenteranno la proposta di legge il 31 maggio, insieme a un'altra iniziativa legislativa che sarà annunciata nei prossimi giorni. 

 

“Presentiamo la nostra proposta di legge dedicata alla valorizzazione, diffusione e promozione in Basilicata della dieta mediterranea e abbiamo scelto anche simbolicamente di farlo nella giornata di apertura della fiera DMed Salone della Dieta Mediterranea di Paestum che da oggi  26 al 28 Maggio vede coinvolta anche la promozione agroalimentare della nostra regione. La presenteremo ufficialmente mercoledi 31 maggio in conferenza stampa. 

 

Riteniamo che la promozione dell’agroalimentare in eventi e fiere in Basilicata in Italia e anche in contesti internazionali vada inserita in una strategia più complessiva di valorizzazione e invito al consumo dei prodotti lucani. A poco serve sostenere consumi e acquisti delle eccellenze della nostra terra, altrimenti. Sono tutti prodotti perfettamente inseriti nella Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio dell'umanità Unesco.  La nostra Basilicata può e deve diventare regione di riferimento per la qualità della vita, la biodiversità e l'ambiente di cui è da sempre caratterizzata e che può rappresenta lo stile di vita ideale e il contesto unico in cui nutrirsi con i prodotti sani del territorio rende anche straordinario viverci.

 

Auspichiamo che il neo assessore Galella possa seguire l’iter della PDL e supportarlo fino alla sua approvazione.”

Potenza, 25 maggio 2023. “Ci siamo posti l’obiettivo di far stabilizzare il 100 per 100 dei precari della sanità lucana assunti durante il periodo della pandemia da Covid 19.  Una platea di professionisti che in quei mesi ha rappresentato una vera e propria barriera sanitaria a difesa dei lucani e che oggi la Regione Basilicata, pur fuori dallo stato di emergenza epidemiologica, non può permettersi di perdere. Si tratta di un patrimonio umano e professionale da preservare”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva a margine della riunione odierna della Quarta Commissione consiliare permanente in cui si è affrontato proprio il tema dei precari sanitari con l’audizione tra gli altri del direttore generale dell’Asp. Luigi D’Angola. Due le questioni nello specifico all’attenzione della Commissione: stabilizzazione generale dei precari del Covid e questione dei 15 autisti di ambulanza utilizzati durante la fase più emergenziale della pandemia dall’Asp. Per quanto riguarda la questione della stabilizzazione, Polese ha presentato una proposta immediatamente accolta dalla consigliera regionale Dina Sileo in qualità di presidente della Quarta Commissione consiliare permanente per “impegnare il presidente della Giunta regionale Vito Bardi e l’assessore al ramo, Francesco Fanelli, a trovare ogni soluzione procedurale idonea, in linea con quanto già stabilito dal Governo nazionale con il ‘Mille proroghe 2023’, al fine di stabilizzare, secondo anche quanto chiesto dai sindacati, tutti i precari Covid, nessun escluso”.

Per quanto riguarda i 15 autisti di ambulanza, Polese spiega: “Il Dg D’Angola ha spiegato che si tratta di 15  lavoratori che furono acquisiti con contratti a tempo determinato, attraverso delle agenzie interinali, per far fronte alla necessità di allora. Ora nonostante le Usca, a cui i 15 furono aggregati, sono state dimesse non essendoci più l’emergenza Covid, rimane la necessità di autisti di ambulanze per continuare a garantire il normale servizio di emergenza e trasporto malati. Abbiamo appreso quindi che attraverso sempre le agenzie interinali agli stessi 15 autisti verranno somministrati contratti a tempo determinato per svolgere i servizi necessari”. “L’auspicio è che tutto venga fatto con celerità per mettere la parola fine ai precari del Covid”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.

Potenza, 19 maggio. “Agriworld 2023 è una straordinaria occasione per fare della Basilicata il centro dell’agricoltura italiana”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che oggi ha visitato gli spazi del Campus dell’Unibas di Macchia Romana a Potenza dove è allestita l’importante kermesse di tre giorni dedicata all’agricoltura. “Sono queste le iniziative importanti - spiega Polese -  per dare slancio alla nostra regione. L’agricoltura da sempre per la nostra Basilicata è stato elemento distintivo. Siamo una regione prevalentemente rurale che deve riscoprire pienamente le proprie identità culturali per proiettarsi nel futuro partendo dai propri asset tradizionali che vanno riproposti in chiave moderna con una attenzione particolare alle innovazioni, alla sostenibilità ambientale e all’economia green”. Polese quindi aggiunge: “Visitando i vari stand delle maggiori aziende nazionali del settore ho trovato grandi competenze e grande voglia di fare. Noi come istituzioni non possiamo che guardare a questo evento facendo tesoro di quanto il mondo dell’università con docenti preparatissimi come il professor Carlo Cosentino mette a disposizione delle comunità. Si tratta poi di un evento o meglio di una vera e propria vetrina di livello internazionale che va incoraggiato e sostenuto per farne un appuntamento annuale che possa negli anni diventare ancora più importante”. “Viviamo in un mondo complicato. Gli eventi calamitosi di questi giorni in tutta Italia che stanno mettendo in ginocchio migliaia di aziende agricole soprattutto nel centro Nord e in Emilia Romagna dimostrano che qualcosa nella programmazione e nella gestione del territorio non ha funzionato come abbiamo vissuto anche qui con le frane a Maratea o le inondazioni nel Metapontino solo per citare due esempi. L’agricoltura in questo, da secoli, ha sempre avuto la parte principale. Interrogarsi e farlo a livello universitario su quello che c’è da fare credo sia fondamentale non solo per rilanciare la nostra agricoltura di qualità ma anche per trasmettere alle future generazioni un mondo più sano, più ecologico e più sicuro”.

Potenza, 18 Maggio 2023 - “Con un ritardo di quasi 6 mesi e una Regione Basilicata bloccata in gestione provvisoria, si approva un bilancio tecnico senza coraggio, senza riforme. In compenso con grandi vuoti da colmare. La macchina amministrativa è dimezzata nel personale, per pensionamenti non rimpiazzati. L’assistenza tecnica prossima alla scadenza dei contratti ottobre 2024 per oltre 150 unità.  Ora nei 6 mesi rimanenti dell’anno si dovrebbe fare quello che è stato programmato per 12. Il carico di lavoro è raddoppiato dalle innumerevoli pratiche autorizzative richieste da enti locali e imprese richiedono per effettuare attività o investimenti, in Aree Zes comprese, uffici regionali nel caos organizzativo. I ritardi sono purtroppo su tutto, dal dipartimento ambiente con il record per le pratiche connesse alla transizione energetica al dipartimento agricoltura senza guida politica, incredibilmente abbandonato senza assessore da oltre 7 mesi”. 

 

Lo dichiarano il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe e Presidente II Commissione Programmazione e Bilancio e il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese.

 

“Come Italia Viva - Renew Europe - proseguono Luca Braia e Mario Polese - abbiamo provato concretamente anche in questa sessione di Bilancio a far raddrizzare il tiro. Una manovra di bilancio asfittica che non affronta nessuna emergenza in maniera strutturata e con provvedimenti mirati non serve a guardare lontano. Al netto di qualche ordine del giorno approvato, al momento abbiamo solo promesse: vedremo se saranno mantenute dal Governo regionale. 

 

Le nostre proposte: recuperare risorse per rilanciare l’azione delle Ater, che riguarda oltre 4500 famiglie, per manutenere un patrimonio divenuto fatiscente e realizzare nuovi alloggi, chiedere il finanziamento del bonus gas alle imprese, sostenere gli studenti per la frequenza della nostra università, erogare contributi alle aziende che autorizzano i giovani lucani ad operare nella nostra terra attraverso l’incentivo al lavoro agile (smart working). Abbiamo provato a dare, anche grazie al nostro fondamentale impegno di raccordo tra le varie esigenze e istanze, una risposta alla Sanità privata. Su troppe questioni è ancora buio assoluto: riforme annunciate ma inesistenti all’atto pratico. Per la sanità privata abbiamo fatto tanto, come IV, e ora è stata finalmente ascoltata e soddisfatta in attesa dei fabbisogni. Grande è però la confusione generata sull’Adi, dove la sentenza del Tar di ieri vede vincente Auxilium e svela la verità: una Regione che non ha ottemperato per ben 2 anni alle indicazioni previste nell’intesa stato regione del 4 Agosto 2021 per l’approvazione e l’applicazione dei manuali di accreditamento utili a individuare le strutture che possono erogare questa tipologia di servizi”. 

 

“Anche stavolta - proseguono i due esponenti di Iv - occasioni perse per il Governo regionale che non riesce a cogliere completamente la portata delle conseguenze delle azioni e delle omissioni dal bilancio. Infatti, ci ritroviamo con Enti Locali e Province dimenticati, il Fual senza risorse, azzerato il fondo per ristorare gli agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica, non finanziato quello per concedere il bonus gas alle imprese e per gli impianti rinnovabili anche alle famiglie metanizzate. Senza risorse i capitoli per il cofinanziamento Agea fondamentale per pagare le aziende agricole che hanno fatto investimenti con il Psr 2014/2023. Come facciamo a rispettare il target di 80 milioni di euro nel 2023? Neanche un euro per i Piani sociali di zona totalmente definanziati. Consorzio di Bonifica e Acquedotto Lucano senza adeguati aiuti: saranno costretti a rivedere le tariffe per agricoltori, comuni e cittadinanza”.

 

E ancora aggiungono i due esponenti  di Iv, “E’ stato tanto il tempo impiegato per redigere il bilancio. Seppure con enormi risorse economiche disponibili tra fondi del Pnrr, della programmazione Europea, residuali della vecchia programmazione e della nuova 2023/2027, oltre che quelli rivenienti da royalties e compensazione ambientale da estrazioni di petrolio e gas, sono riusciti nel miracolo di non affrontare nessuna emergenza e di lasciare tanti settori strategici in grande difficoltà. Sarebbe dovuto essere il bilancio del rilancio delle azioni del Governo regionale a fine legislatura. Invece, è poco più di un bilancio tecnico: servirà, forse, solo a far partire la programmazione europea 2023/2027. Intanto, certifica e conferma la scarsa qualità dell’azione politica di questa maggioranza di centro destra che va avanti solo con gli slogan del bonus gas, per anestetizzare le coscienze. Si concedono ai cittadini un po’ di risorse utili forse solo a recuperare consenso elettorale ma non alla vera ripresa economica e occupazionale della Basilicata. Lo spopolamento soprattutto di giovani non si ferma, con un gravissimo invecchiamento medio della popolazione con oltre il 40% over 65”.

 

“Noi il nostro lo abbiamo provato a fare con la responsabilità che ci contraddistingue. Per il futuro della Basilicata, che dovrebbe prescindere dalla parte politica che guiderà la regione - concludono Braia e Polese - ci vuole solo un piano coraggioso di riforme. Per la Sanità, totalmente degradata in questi ultimi 4 anni, per la gestione delle risorse idriche, forestali e ambientali, per un serio sviluppo occupazionale che presti attenzione alle nuove generazioni prima che se ne partano per sempre, alle imprese soprattutto innovative, alle famiglie a partire da quelle più in difficoltà.  Per rendere attrattivo e vivibile un territorio come il nostro, non basta una mancia nella bolletta del gas. Occorre creare un intero ecosistema competitivo, in grado di attrarre investimenti endogeni ed esogeni, con cui costruire solidamente qualcosa per le giovani intelligenze lucane: ne perdiamo 6000 all’anno, in tutti i settori”.

Potenza, 16 maggio 2023. “E’ arrivato il momento che sulla scelta della sede della Casa di Comunità della Valle del Mercure si faccia un definitivo passo indietro. Dopo la seconda sentenza del Tar della Basilicata a favore del doppio ricorso del Comune di Rotonda contro l’allocazione della sede della Casa di Comunità a Viggianello auspichiamo che la Regione prenda atto degli errori di valutazione sull’assegnazione della sede. Non siamo abituati a strumentalizzare le vicende a fini politici ma in questo caso non possiamo che stigmatizzare un atteggiamento troppo superficiale da parte della Giunta regionale”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, di Italia Viva che sottolinea ancora: “Noi con una prima interrogazione datata il 15 marzo 2022 avevamo sollecitato la Giunta e l’assessore al ramo a valutare con maggiore cautela le scelte di assegnazione. Era evidente già allora che il piano delle Case di Comunità in Basilicata non aveva nessuna ‘ratio giuridica’ men che meno politica con una distribuzione figlia solo di relazioni e amicizie personali trasversali”. “La sentenza del Tar di oggi - prosegue Mario Polese - che riguarda il Comune di Rotonda, ma che il realtà stravolge gli atti della Giunta regionale e dell’assessore Fanelli, parla chiaro: un atto come quello delle Case di comunità è un atto di programmazione sanitaria che va ad incidere direttamente sul piano sanitario regionale e per questo deve passare dal Consiglio regionale. Si torni subito in aula quindi e si definisca il Piano delle Case di Comunità in Basilicata secondo quelle che sono le reali esigenze delle popolazioni e non le amicizie personali”. “Continuare a far finta che tutto sia perfetto sarebbe un errore gravissimo. Oltretutto c’è da riprendere un corretto confronto con i vari territori evitando logiche che creano soltanto fibrillazioni inutili tra Comuni limitrofi”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.

Potenza, 15 maggio 2023 - "Il lavoro serio sui territori, guardando la gente in faccia, porta i suoi frutti. I risultati di Genzano, Ruvo, Forenza e Lagonegro, mostrano la genuinità e concretezza delle nostre proposte e obiettivi. Complimenti e buon lavoro ai nostri candidati eletti e a quanti hanno messo a disposizione il loro tempo, la loro forza, e la propria passione".

Maratea, 13 maggio 2023 -Siamo in un luogo simbolico della Basilicata e delle sue virtù. Essere qui a portare testimonianza istituzionale e cercare di arricchire il dibattito sul valore straordinario di un percorso ormai avviato di riscoperta delle radici di tanti lucani che vivono lontano ma che non vogliono assolutamente perdere il valore delle proprie origini è per me un onore.
Ho avuto l’occasione di partecipare qualche settimana fa alla tappa svizzera del ‘Festival delle Spartenze’ organizzato dall’Associazione regionale Famiglia lucana a Winterthur.
Ed è stata una bellissima esperienza dove ho potuto toccare con mano l’importanza delle comunità all’estero dei lucani. Realtà dinamiche che sono portatrici di una grande testimonianza di valori, di identità e di appartenenza nonostante siano a centinaia e a migliaia di chilometri dalla nostra meravigliosa Basilicata.
Ho compreso ancora di più quanto sia importante per la politica, e in particolare le istituzioni lucane, svolgere quella funzione di raccordo e di recupero della nostra identità soprattutto quando essa è sentita come patrimonio da tramandare e da conservare fuori dal nostro Paese.
Iniziative come quella di oggi e come quella che si svolgerà il prossimo 22 maggio a Potenza, organizzata dal Centro studi internazionali ‘Lucani nel mondo’ proiettato verso ‘l’anno del turismo delle radici’ sono fondamentali perché si pongono come punto avanzato di quel sentimento di appartenenza, ma anche di costruzione di nuove opportunità di crescita congiunta che da anni viene portato avanti dall’Associazione dei lucani nel Mondo e dalle varie federazioni nazionali.
Io credo, e questo è un elemento che ci deve proiettare non più solo con lo sguardo rivolto al passato quando parliamo di emigrazione dei lucani verso altre regioni e altre nazioni, che i lucani nel mondo siano una grande opportunità da cogliere in tutti i suoi aspetti. Si tende infatti troppo spesso a immaginare, quando si parla di emigrazione a storie, di dolore e di nostalgia.
E invece io a Winterthur, e sono certo sia così nelle altre decine di posti dove esistono comunità dinamiche lucane, ho trovato gioia. Felicità sui volti dei tantissimi ragazzi che nonostante siano nati a centinaia di chilometri da qui si sentono ancora lucani e vivono la loro discendenza con orgoglio e con ricchezza di chi ha due bagagli culturali nel proprio Dna.
Esiste quindi una lucanità che si nutre di tante storie di successo, di emancipazione, di piena integrazione.
E questo ci offre la possibilità di fare sistema. Tanto più oggi che viviamo un’epoca in cui le distanze si sono accorciate e in cui la comunicazione ci consente di essere connessi e presenti anche a migliaia di chilometri, sfruttando possibilità di mettere a valore quel patrimonio in tanti settori e in tante maniere.
E’ ovvio che il tutto non si può consumare solo in cerimonie e manifestazioni spot. C’è da fare un grande lavoro per andare oltre e capire anche il tempo che viviamo.
Non è un periodo semplice: veniamo da anni di crisi economiche a cui si è aggiunto quel drammatico evento della pandemia da Covid 19 che ha complicato la ripresa che pure in qualche maniera si era avviata.
La nostra Regione e il Mezzogiorno d’Italia in particolare fanno fatica e in tutto questo ha ripreso forza il fenomeno dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile.
Ma non siamo più nel 1900. Oggi anche il fenomeno dell’emigrazione dei cosiddetti cervelli può diventare una opportunità. I nostri giovani partono non solo per ‘necessità’ come accadeva nel secolo scorso. Oggi partono per il gusto si viaggiare e confrontarsi con altre realtà. Partono perché vogliono accrescere le proprie conoscenze. Ma lo fanno con in tasca il cellulare con il quale non si staccano mai dalle loro famiglie, dai loro amici e dai luoghi in cui sono nati e cresciuti.
E per esperienza diretta, anche io ho studiato e mi sono laureato vivendo per alcuni anni non in Basilicata, dico che molti che partono hanno poi grande desiderio di tornare nella propria terra per mettere a frutto le conoscenze acquisite.
E sono proprio questi i processi che noi come istituzione dobbiamo sfruttare.
L’auspicio è che si riesca a creare qui da noi le condizioni per essere accoglienti non solo come terra per il ‘turismo di ritorno’ (che pure è una straordinaria iniziativa) ma come luogo in cui i giovani professionisti possano tornare per valorizzare la loro dimensione lavorativa e professionale e allo stesso tempo arricchire la Basilicata con le loro nuove conoscenze che non avrebbero potuto acquisire in Basilicata.
Questa secondo me dovrebbe essere la missione principale che tutti noi amministratori, politici e rappresentanti delle istituzioni dovremmo tenere in mente.
Uno sforzo quindi va fatto per capire cosa può essere offerto ai giovani che vogliono tornare o venire a vivere in Italia, intercettando finanziamenti per l’attrazione dei nostri talenti emigrati all’estero in modo a recuperare le competenze e le intelligenze trasferitesi all’estero e di cui l’Italia non dovrebbe più privarsi.

Potenza, 9 maggio 2023. "La Sanità è un bene collettivo che non ha 'titolari'. Una buona Sanità è un diritto per i cittadini lucani e sarebbe sbagliato voler far passare la realtà attuale lucana come una realtà in 'piena salute' così come probabilmente sarebbe errato pensare che sia tutto da buttare. E sarebbe ancora più sbagliato dividersi tra 'Guelfi e Ghibellini' solo a seconda della vicinanza politica a questo o quel partito o rappresentante istituzionale". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: "Da anni, in qualità di consigliere regionale, sono stato promotore di iniziative in ambito sanitario allo scopo di portare all'attenzione della Giunta regionale e dell'opinione pubblica le vicende con la volontà non di strumentalizzare ma di provare a dare un contributo con proposte e idee. Ricordo durante la fase più cruenta della pandemia da Covid la proposta per le Usca o per l'utilizzo del plasma e tante altre ancora. Così come ho, in tempi non sospetti, chiesto la stabilizzazione dei precari. E allo stesso modo nelle ultime settimane ho provato a mettere in risalto il tema della carenza dei medici di medicina generale". "Nello specifico - prosegue Polese - è evidente che ci sia un problema con lo scarso numero di medici di base in Basilicata. Non lo dico io ma la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Il rischio è che a breve non potrà essere garantito il presidio di almeno un medico in tutti i comuni della Basilicata. Questo sarebbe un dramma e una situazione di grande disagio e anche pericolo per i cittadini delle piccole comunità". “E quindi” - continua il vicepresidente del Consiglio regionale - "Ora noi possiamo decidere di ululare alla luna e attribuire le colpe alle scelte nazionali liberandoci da ogni responsabilità. Possiamo anche elencare tutte le virtù del sistema sanitario lucano e specchiarci come i primi della classe. Ma ciò non risolve certo il problema che rimane e che è grave". "Io credo invece - aggiunge l'esponente di Italia Viva - che vadano trovate le soluzioni qui in Basilicata ascoltando chi lancia allarmi e confrontandosi con tutti coloro che per esperienza e per lavoro si adoperano nei vari ambiti della Sanità lucana. Quello che manca e che è mancato a mio parere per affrontare seriamente la problematica è una cabina di regia regionale. Una cabina di regia di natura politica che dovrebbe avvalersi di un osservatorio regionale di tecnici di varia estrazione che dopo aver studiato il problema, fatto un serio censimento delle risorse esistenti in Regione, elabori un piano esecutivo realisticamente attuabile nella nostra realtà. Questo osservatorio dovrebbe avere un mandato preciso, con delle risorse per fare il censimento ed elaborare un piano e una scadenza per la progettazione e per l'attuazione del piano con un conseguente e puntuale monitoraggio con anche una interfaccia con osservatori di altre regioni magari in maniera propedeutica per accelerare e redigere un nuovo ‘Accordo integrativo regionale’ per la medicina del territorio". "Ovviamente tutto questo si potrà fare avendo il coraggio di andare oltre i singoli parametri e valutazioni ordinarie magari potenziando con le risorse del Pnrr non solo le strutture ma anche il personale perché il rischio è quello di costruire ospedali bellissimi ma senza medici e personale", conclude Mario Polese.

Potenza, 3 maggio 2023. “Sono più di due anni che il futuro dello stabilimento di Stellantis di San Nicola di Melfi, con tutto il relativo indotto di aziende che orbitano nell’intero Vulture - Melfese è diventato incerto. Abbiamo posto già in tempi non sospetti la questione al centro del dibattito ma finora tranne annunci sporadici non abbiamo ottenuto alcun riscontro positivi in termini di prospettive a medio e lungo termine. E le notizie degli ultimi giorni non fanno che aumentare la preoccupazione dei dipendenti e delle loro famiglie oltre che di un intero territorio la cui economia è fortemente influenzata dal settore dell’Automotive”. Lo dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Mario Polese e Luca Braia insieme ai dirigenti di Italia Viva di Melfi, Vincenzo Destino, Alessandro Panico e Mauro Basso. In particolare continuano gli esponenti renziani, rispetto all’incontro di ieri tra la dirigenza di Stellantis e i sindacati, che “la notizia rispetto alla volontà dell’azienda di proseguire con ulteriori 500 uscite volontarie incentivate per i dipendenti dello polo di San Nicola di Melfi è l’ennesimo segno che non tranquillizza. Oltretutto voci autorevoli raccolte nei giorni scorsi parlavano di un numero di ‘uscite incentivate’ anche superiore a 500. Tutto questo senza che l’azienda, nonostante le tante sollecitazioni, tra cui quelle di Iv a livello parlamentare, abbia ancora chiarito sulle future produzioni di auto elettriche e sul tipo di investimento futuro”. “Senza contare - proseguono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso - le incertezze legate al riconoscimento delle Stato di crisi della zona industriale di San Nicola di Melfi di un paio di settimane fa sul quale auspicando che possa essere un'opportunità per la riconversione produttiva riteniamo fondamentale il dialogo tra le istituzioni e le associazioni datoriali e sindacali che non possono essere lasciate sole. Ricordiamo inoltre che tutto era già stato previsto non più di due mesi fa da ‘Il Sole 24 ore’ che spiegava come la produzione in Stellantis non sarebbe più salita ai livelli ottimali. Oggi davanti a uno scenario assai preoccupante rilanciamo per l’ennesima volta quel ‘Patto per lo sviluppo di Melfi’ redatto già nel 2020 che prevedeva una serie di azioni concrete per lo sviluppo dell’area e farla tornare volano del Mezzogiorno. Forse non tutto è perduto ma serve un cambio totale di paradigma”. “Per questo chiediamo al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi di raccogliere quante più informazioni possibili sulla realtà dei farti e relazionare in tempi brevissimi in Consiglio regionale. Ricordiamo che ci sono famiglie, imprenditori e lavoratori che dagli inizi degli anni 90 credono nelle potenzialità di questo territorio che oggi non possono essere dimenticati”, concludono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso.

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