• Renew Europe IV

Potenza, 01 febbraio 2024.  “E’ una battaglia che porto avanti da circa tre anni e che oggi, grazie a impegno e sollecitazioni costanti, sembra essere vicina alla conclusione. Molto resta da fare, ma molto è stato fatto. In questa logica accolgo con favore la notizia del quasi completamento delle stabilizzazioni dei precari del personale Covid di Basilicata dopo gli ultimi deliberati dell’anno 2023 da parte della Giunta Regionale e dei conseguenti atti. Lo ribadisco: questo per me significa mettere in campo un’opposizione costruttiva e propositiva, su temi delicati e importanti come questo, dove centinaia di lavoratori, che durante il periodo Covid, e non solo, hanno agito da eroi fornendo un servizio fondamentale per la tenuta sociale e sanitaria della nostra nazione, meritano un giusto riconoscimento per  la loro stabilità professionale e familiare”.  Lo riferisce in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente nazionale di Iv, Mario Polese che sottolinea: “Interrogazioni, mozioni approvate, raccolte firme e una legge a mia firma approvata nel 2021, hanno portato a un obiettivo comune che oggi vedrà il sistema sanitario lucano più forte e preparato, con giovani professionisti che finalmente vedono scorrere le loro graduatorie e pronti a prendere servizio nelle strutture sanitarie lucane. Si tratta di un grande sforzo che vedrà d’ora in poi, come stabilito da una nota dell’assessorato alla Sanità inviata alle strutture sanitarie della Regione sulla base delle ultime modifiche normative introdotte dalla legge numero 14 del 2023 (Decreto Milleproroghe), coinvolti tutti gli operatori della Sanità, compresi gli amministrativi, anche con contratti di lavoro flessibile”,

“Ora il mio auspicio - spiega l’esponente della Cabina di regia nazionale Iv - è quello che le poche unità rimaste ancora fuori, siano stabilizzate nel più breve tempo possibile, e chiedo con ancora più incisività che questo impegno sia mantenuto. Ho sempre ribadito come l'obiettivo prioritario resta quello di stabilizzare il personale sanitario che nella fase iniziale della pandemia, a rischio della propria incolumità ha fatto scudo con il proprio lavoro a tutela della salvaguardia della salute dei cittadini lucani”. “Per questo, ripeto, chiedo a tutti gli attori coinvolti, di mettere in campo tutti gli sforzi amministrativi ed economici necessari per chiudere positivamente e definitivamente questa annosa vicenda”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata.

 

Potenza, 10 gennaio 2024 - “Con l’ultima legge di bilancio, il Governo Meloni ha cancellato del tutto le risorse stanziate nel biennio 2023-2024 per il Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari. Come Gruppo Consiliare Italia Viva - Renew Europe abbiamo presentato una mozione in merito al ripristino urgente del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Chiediamo l’impegno formale della Regione Basilicata, come sta avvenendo in altre regioni, ad intervenire con urgenza nei confronti del Governo affinché venga ripristinato il Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione per garantire nel nostro territorio e in tutto il Paese quei servizi ambulatoriali che operano nella diagnosi, cura e assistenza dei pazienti affetti da tale patologia. La Regione Basilicata con DGR n. 575 del 08/09/2022 e DGR n. 950 del 30/12/2022, aveva recepito il riparto nazionale alle regioni per gli anni 2022 e 2023, sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente rilevate per l’anno 2021., che assegnava alla Basilicata Euro 232.500,00. Risorse che, senza un intervento politico forte, non sono più previste.”

 

Lo dichiarano i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, gruppo Italia Viva - Renew Europe.

 

“Si tratta di una vera e propria emergenza sociale - proseguono Braia e Polese - che richiederebbe più risorse e di certo non tagli. Ad ottobre invece, tutta la rete di ambulatori che in questi anni si è presa cura dei malati e ha dato sostegno alle loro famiglie dovrà chiudere. Con la legge 213 del 30 dicembre 2023 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”  si cancellano, purtroppo, del tutto le risorse stanziate nel biennio 2023-2024 per il Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari. Eppure, in Italia, con i 25 milioni di euro stanziati nel 2021 si è aperta una rete nazionale di ambulatori nei quali migliaia di pazienti affetti da tali patologie hanno trovato cure e conforto. Grazie al Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono stati assunti 780 professionisti per far fronte al più che raddoppio dei casi diagnosticati di anoressia e bulimia tra i giovani nel periodo pandemico (nel 2019 erano 680.669 mentre nel 2023 sono arrivati a 1.680.456).

 

I “Disturbi del Comportamento Alimentare” (DCA) rappresentano un problema significativo per molte persone e per i loro familiari; essendo patologie che riguardano il rapporto tra cibo e la percezione della propria immagine corporea. Sono disturbi che possono compromettere gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e portare a patologie quali anoressia, bulimia, binge eating, alimentazione notturna che, negli ultimi anni, sono aumentati in modo preoccupante. Un quadro allarmante che vede una prevalenza della comparsa del disturbo durante l’adolescenza, specialmente nella fascia tra i 14 e i 25 anni, soglia che comunque si abbassa e coinvolge sempre più preadolescenti. 

 

Il governo Draghi aveva provveduto a stanziare dei fondi a sostegno delle famiglie che si trovano ad affrontare i disturbi del comportamento alimentare dei figli o delle persone care. La Legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234 aveva previsto, nelle more dell’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza LEA, l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) con dotazione di 25 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023. Con queste risorse si è avuto il finanziamento di Piani di intervento regionali e provinciali volti al miglioramento dell’assistenza alle persone con DNA, sia in termini di efficacia clinica che di adeguamento organizzativo, garantendo quanto già raccomandato in letteratura dalle Linee Guida, dalle raccomandazioni espresse dalla Comunità scientifica a livello nazionale ed internazionale e dai documenti di indirizzo del Ministero della Salute.

 

Ha una rilevanza e un impatto sociale notevole per la nostra terra già colpita da troppe criticità nel comparto sanità, l’impegno che chiediamo attraverso la mozione da noi presentata, al Presidente Bardi e alla sua Giunta per intervenire con urgenza nei confronti del Governo per il ripristino del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Chiediamo, come Basilicata, al Governo di tornare indietro su questo tema. Come Italia Viva facendoci anche promotori di una petizione nazionale.”

 


 



 

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